Pochi giorni, tante cose da fare, tante persone da vedere. Dai genitori, immancabili, pieni di attenzioni, ai parenti, che ogni volta sembrano (e probabilmente sono) un po' piu` vecchi, e che sempre piu` spesso parlano dei loro malanni, ma sempre sorridendo.
E gli amici. Alcuni piu` presenti (e voi lo sapete chi siete!), altri che forse sono troppo impegnati. E Bologna, sempre diversa, ogni volta che ci ritorno. Cantieri ovunque, case nuove che sorgono in posti impensabili (qualcuno cantava: "la' dove c'era l'erba ora c'e`... una citta-a-a-a-a")!!
Tanti (troppi?) stranieri, ovunque che forse non avendo i comfort di chi sta` meglio si impadroniscono di tutti gli spazi pubblici. E non dico che sia un male, mi limito a riferire come la citta`sia cambiata ai miei occhi.
La primavera, che a Bologna e` veramente arrivata. Gli alberi che coprono le finestre e impediscono di vedere la strada, la campagna con campi di fiori gialli (che fiori saranno?), i campi coperti di erba verde, molto alta. La temperatura, perfetta! Non troppo caldo, non troppo freddo, devo ricordarmi di tornare in Italia in questa stagione anche nei prossimi anni.
E un po' di nostalgia. Per le persone, per i luoghi, per i ritmi di vita. Una nostalgia che so svanirebbe prestissimo, se tornassi indietro, ma che comunque fa pensare che magari, un giorno...
E il ritorno, nel cielo basso e uggioso Londinese, quei 14 gradi che fra il vento e la pioggia sembrano infatti meno di 10; la gente che ha fretta, che non sorride, che non ha pazienza. Ma forse sono io, che devo riprendere il ritmo. Domani probabilmente avro' fretta, non sorridero' e non avro' pazienza.
9 comments:
Ti capisco in pieno: c'è uno scotto da pagare per tutto.
Vivere in un Paese civile, a scapito del sole, della lentezza, dei sorrisi e del "passa oggi, ché arriva domani" di noi italiani.
Sì, domani ti sarà passata, vedrai.
La la gente non sorriderà, ma almeno dietro a un sorriso non nascondono il falso...
Beh, ti capisco perfettamente. Non so se ce la farei a sopportare il clima inglese.
Anche qui nella piana tra Firenze e Prato siamo circondati dai bellissimi campi gialli. Davvero, ma cosa sono? Rape? Foraggio? Me lo sono sempre chiesta anch'io.
leggo quasi tristezza in questo post, di sicuro maliconia e rassegnazione, tanta, per tornare a vivere come prima...il ri-adattamento è difficile, ma come dice anna, passa in fretta!
Coraggio, non sei esule per sempre!
ora ti sei riempito gli occhi di verde e di rossoBologna
e torni tra gente civile
marina, amara
@ artemisia: i campi gialli potrebbero essere broccoletti
marina
Grazie a tutti per l'incoraggiamento!
Ciao Marco,sai quei fiori o piante che si voglia dire che hai fotografato si chiamano COLZA.Va be´il nome e´un po´strano ma e´la traduzione tedesco-italiano che ho trovato in internet.Qui i campi sono pieni ma non ancora cosi´belli in fiore come a Bologna(campagna?).Ci si fa´l´olio...
Bacioni e ben tornato al nord.
Anna
Ciao Anna (cugina)! Grazie per la precisazione!!! Anche se la foto non era la mia, ma presa a caso da Internet!!!
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