OK lo ammetto. Sono materialista. Avere, Possedere, mi piace. D’altro canto non mi piace di disfarmi di cio` che possiedo. Conservo, e se avessi piu` spazio a casa terrei praticamente tutto. Quindi e` forse un bene abitare in un appartamento piccolo perche` sono soggetto ad una sorta di Feng-Shui forzato e periodicamente devo buttare oggetti e vestiti che effettivamente hanno esaurito la propria gloria!
Un esempio di questo e` il mio scooter. Che effettivamente non ce la fa piu`: i pneumatici sono lisci, la batteria sembra a terra o cmounque lo starter non funziona piu` e pertanto il mio workout mattutino consiste nel calciare la pedivella di accensione con passione e annessi imprechi per diversi minuti, varie parti della carena si sono perse per strada con il tempo, il contachilometri non funziona, per non parlare del fatto che ha ancora la targa italiana e strettamente parlando non sono in regola con la legge inglese! Ma trovo sempre scuse per non disfarmene. Mi ci sono affezionato, e` veloce e –una volta messo in moto- affidabile. Mi piace svirgolare fra le macchine ferme in coda, guadagnare la Pole Position ai semafori e partire veloce allo scattare del verde.
Ma, come al solito, sto divagando e torno “a palla” all’argomento del post. Settimana scorsa Marco 2 torna a casa e con nonchlance annuncia di avere trovato, mentre attraversava un parco nel tornare a casa, quello che ai miei occhi era un piccolo tesoro: un mazzo di chiavi, 5 (e dico 5) sterline e soprattutto una macchina fotografica digitale! Per me era come avere vinto la lotteria! “Grazie signor Mike, non ho mai vinto niente!”.
Tra l’altro la macchina non era una schifezza, anzi. Una Canon IXUS 960, atualmente in vendita su Amazon per circa £200! Ma la cosa piu` divertente e` stata curiosare fra le foto che lo sbadato ragazzo aveva scattato prima di perdere l’oggetto. Anzi, vi confesso che un po’ mi dispiace averle cancellate tutte perche` le avrei pubblicate volentieri qui e commentate con voi.
Di foto ce ne erano veramente tante e mi hanno permesso di farmi una vaga idea della persona che le ha scattate o comunque mi ha dato modo di tentare di indovinarne la personalita` e le caratteristiche. C’erano un paio di foto sue, fatte allo specchio in pose piu` o meno sexy. Un ragazzo fra i 20 e i 25 anni, capelli medio-lunghi molto ricci. Basso e a mezza via tra il fuori-forma e il tarchiato. Non brutto, ma neanche bello. Sicuramente gregario, socievole. Lo confermano diverse foto scattate in compagnie di vari ragazzi e ragazze.
Mi spingo oltre e provo a determinarne la nazionalita`. Australiano e vi spiego il motivo di questa mia supposizione. Le chiavi avevano attaccate un portachiavi di una catena di pub australiani di Londra chiamati “Walkabout”. Gli Australiani a Londra sono concentrati nell’Ovest dove gli oggetti sono stati trovati. Ci sono molte foto da “turista” che mi portano ad escludere un Londinese. La foto del suo alloggio sembra indicare che abiti in una casa divisa fra tanti ragazzi o un ostello e gli Australiani sono famosi per organizzare i cosiddetti “pub crawls” ovvero tour di pubs. Forse mi sbaglio, ma questa e` la mia supposizione!
Altre foto che ho trovato ricadono invece sotto la categoria “schifo”. Ci sono un paio di foto di quella che puo` essere solamente definita come una delle piu` grosse caccole mai uscita da un naso, presa da diverse angolazioni. Un’altra serie di foto invece ritraeva una strana crescita micosica e violacea sotto il piede del nostro intrepido fotografo. Anche in questo caso ci venivano regalati diversi scatti, da diverse prospettive, ma tutte decisamente troppo ravvicinate per il mio stomaco.
Inutile dire che ho provveduto a:
a) cancellare tutte le foto;
b) disinfettare la macchina prima di usarla
Un esempio di questo e` il mio scooter. Che effettivamente non ce la fa piu`: i pneumatici sono lisci, la batteria sembra a terra o cmounque lo starter non funziona piu` e pertanto il mio workout mattutino consiste nel calciare la pedivella di accensione con passione e annessi imprechi per diversi minuti, varie parti della carena si sono perse per strada con il tempo, il contachilometri non funziona, per non parlare del fatto che ha ancora la targa italiana e strettamente parlando non sono in regola con la legge inglese! Ma trovo sempre scuse per non disfarmene. Mi ci sono affezionato, e` veloce e –una volta messo in moto- affidabile. Mi piace svirgolare fra le macchine ferme in coda, guadagnare la Pole Position ai semafori e partire veloce allo scattare del verde.
Ma, come al solito, sto divagando e torno “a palla” all’argomento del post. Settimana scorsa Marco 2 torna a casa e con nonchlance annuncia di avere trovato, mentre attraversava un parco nel tornare a casa, quello che ai miei occhi era un piccolo tesoro: un mazzo di chiavi, 5 (e dico 5) sterline e soprattutto una macchina fotografica digitale! Per me era come avere vinto la lotteria! “Grazie signor Mike, non ho mai vinto niente!”.

Di foto ce ne erano veramente tante e mi hanno permesso di farmi una vaga idea della persona che le ha scattate o comunque mi ha dato modo di tentare di indovinarne la personalita` e le caratteristiche. C’erano un paio di foto sue, fatte allo specchio in pose piu` o meno sexy. Un ragazzo fra i 20 e i 25 anni, capelli medio-lunghi molto ricci. Basso e a mezza via tra il fuori-forma e il tarchiato. Non brutto, ma neanche bello. Sicuramente gregario, socievole. Lo confermano diverse foto scattate in compagnie di vari ragazzi e ragazze.
Mi spingo oltre e provo a determinarne la nazionalita`. Australiano e vi spiego il motivo di questa mia supposizione. Le chiavi avevano attaccate un portachiavi di una catena di pub australiani di Londra chiamati “Walkabout”. Gli Australiani a Londra sono concentrati nell’Ovest dove gli oggetti sono stati trovati. Ci sono molte foto da “turista” che mi portano ad escludere un Londinese. La foto del suo alloggio sembra indicare che abiti in una casa divisa fra tanti ragazzi o un ostello e gli Australiani sono famosi per organizzare i cosiddetti “pub crawls” ovvero tour di pubs. Forse mi sbaglio, ma questa e` la mia supposizione!
Altre foto che ho trovato ricadono invece sotto la categoria “schifo”. Ci sono un paio di foto di quella che puo` essere solamente definita come una delle piu` grosse caccole mai uscita da un naso, presa da diverse angolazioni. Un’altra serie di foto invece ritraeva una strana crescita micosica e violacea sotto il piede del nostro intrepido fotografo. Anche in questo caso ci venivano regalati diversi scatti, da diverse prospettive, ma tutte decisamente troppo ravvicinate per il mio stomaco.
Inutile dire che ho provveduto a:
a) cancellare tutte le foto;
b) disinfettare la macchina prima di usarla