Wednesday 14 January 2009

British Big Brother

(Jade Goody e più sotto Shilpa Shetty)

Big Brother in Gran Bretagna va in onda durante l’estate, mentre a gennaio per 3 settimane c’e` un’edizione VIP che qui e` intitolata “Celebrity Big Brother”.

Le regole del Grande Fratello britannico sono ovviamente simili a quelle nostrane, ma la loro applicazione e` radicalmente diversa. Da quando si chiude la famosa porta rossa (che qui rossa non e’) I contatti con il mondo esterno sono veramente tagliati. Niente collegamento strappalacrime in diretta con la ex o la presentatrice, nessuna mezz’ora con la fidanzata che poi pero` deve tornare ad uscire, ecc.

Negli anni ci sono stati vari tentativi del mondo esterno per interferire con questo isolamento. Memorabile l’impresa del quotidiano “The Sun” che fece volare un aereo con attaccato dietro un messaggio per gli inquilini o i vari fans che talvolta urlano messaggi verso la casa, ma quando questo succede la security ordina a tutti di rientrare subito in casa e automaticamente scendono delle pesanti inferriate e il giardino rimane off-limits finche` l’ordine non viene ristabilito dalla security.

Persino la conduttrice, da ormai 10 anni l’ex VJ di MTV Davina McCall quando comunica con I concorrenti puo` farlo esclusivamente leggendo un copione su cui c’e` scritta la stessa identica frase ogni settimana (“le linee sono chiuse, I voti sono stati contati e verificati e posso ora comunicare che la seconda persona a lasciare la casa del GF e’… e’ ora di fare i tuoi saluti, ti sto per venire a prendere!”).

Proprio per questa rigidita` del regolamento, la versione Celebrity che rimarra’ nella storia della televisione Britannica e` stata quella di 2 anni fa quando fra i partecipanti c’era una concorrente di un GF “regolare” nel frattempo diventata famosa, tale Jade Goody, e un’attrice di Bolliwood movies, Shilpa Shetty, sconosciuta in Gran Bretagna ma vera e propria superstar del grande schermo in India.

Le due si sono subito prese in antipatia, e presto Jade e` scaduta in offese piu` o meno razziste nei confronti della concorrente Indiana, imitandone per esempio l’accento. Questo ha scatenato reazioni quasi inimmaginabili. In India la popolazione ha cominciato a organizzare violente dimostrazioni di piazza bruciando bandiere inglesi. L’autorita` per le telecomunicazioni e Channel 4 che trasmette il programma e` stato invaso da centinaia di migliaia di proteste. Il principale sponsor del programma si e`ritirato e addirittura Gordon Brown ha dovuto porgere le proprie scuse al governo indiano ma nonostante tutto la trasmissione e` andata avanti fino alla fine e fino alla fine i concorrenti sono rimasti ignari di quello che stava succedendo all’esterno.

Jade Goody e` stata fatta uscire da una porta laterale per evitare che venisse linciata dal pubblico e a nulla sono valsi i piagnistei che sono seguiti quando le sono stati mostrati in diretta i vari filmati e le reazioni della popolazione. Ad oggi la sua carriera sembra essere terminata con quella performance poco fortunata.

Di seguito il litigio piu` famoso, Jade e` quella vestita di nero.


5 comments:

Artemisia said...

Scusami l'offtopic ma non sono un'appassionata di reality.
Che mi dici della pubblicita' proateismo sugli autobus londinesi?
Avrai letto che ultimamente l'hanno replicata a Genova. Come e' andata costi'?
Ciao ciao!

marcouk76 said...

Mmm Arte, questa notizi mi e' passata sotto il naso ma non l'ho letta! Di cosa si tratta??

Artemisia said...

Più che la notizia di Genova, pensavo che tu avessi notato la pubblicità sugli autobus di Londra che pare siano stati i primi:
http://www.guardian.co.uk/world/2009/jan/06/atheist-bus-campaign-nationwide.
Dai, che ti ho dato uno spunto per un altro post, così non scompari ;-)

Sbaglio o nel tuo profilo c'era scritto "molto ateo"?

marcouk76 said...

Arte: Domenica ho visto per caso un autobus ateo in giro per Londra. Ho sorriso da solo e ti ho pensato...!

Artemisia said...

Grazie del pensiero, Marchino. Hai visto? In Italia non siamo riusciti nemmeno a far passare 'sta pubblicità.