Friday 1 February 2008

Il digitale terrestre

Inizio il blog parlando di un argomento che mi interessa particolarmente, ovvero il digitale terrestre.

Qui in Gran Bretagna il digitale terrestre è stato introdotto 10 anni fa. In origine il servizio era a pagamento e si chiamava On Digital (poi diventato ITV Digital).

C'è da dire che in Gran Bretagna, prima dell'avvento del digitale terrestre, con una normale antenna si potevano prendere solo 5 canali: la BBC (2 canali), ITV, Channel 4 e Channel 5(nata nel '97).

Perciò, essendo appasionato da sempre di televisione, appena iniziò la promozione di On Digital mi abbonai. Il servizio offriva una versione ridotta, ma comunque valida, dei canali presenti su SKY. On Digital divenne ITV digital; ITV digital fallì poco dopo e il governo Inglese decise di introdurre Freeview che offre una trentina di canali di qualità GRATUITI e in pochi anni ha raggiunto 14 milioni di case.

I miei recentemente mi hanno detto per telefono che avevano comperato una nuova TV che aveva un ricevitore digitale terrestre integrato, perciò un paio di weekend fa quando sono sceso a Bologna ero molto curioso di vedere cosa offriva questa nuova tecnologia in Italia.

Che delusione! I canali RAI non si vedono (nel centro di Bologna!), per il resto, la maggior parte sono canali a pagamento (Mediaset Premium, LA7 Cartapiù) o le solite tv locali che fanno televendite tutto il giorno.

E' vero, ci sono alcune eccezioni: IRIS è un canale stupendo che offre film e documentari senza pubblicità. Ovviamente essendo parte del gruppo Mediaset, resta da vedere per quanto tempo rimarrà tale prima che lo trasformino in pay-tv. Altre eccezioni sono Facile TV (gruppo Sitcom), BOING (Mediaset) e BBC World.

Un'altra cosa che mi ha deluso è che in Italia i canali non sono per niente ordinati e dopo avere fatto uno scan delle frequenze sono tutti da sistemare (Canale 5 sul 5...), mentre in Gran Bretagna escono già sintonizzati automaticamente rendendo tutto più semplice per persone che magari non hanno troppa dimestichezza con la tecnologia moderna.

Sì insomma, un'altra dimostrazione che gli ottogenari che siedono sulle poltrone del Parlamento italiano non capiscono nulla di nuove tecnologie e i vari Berlusconi possono approfittarne infilando le loro televisioni a pagamento...

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