Wednesday 13 February 2008

Feeling Blue...


"Feeling Blue" tradotto letteralmente significa ovviamente "sentirsi blu"; ma e' un espressione che vuole dire sentirsi depressi.

Lo spunto dal post di oggi l'ho preso dal blog di LuCa che, insieme ad un'altra dozzina (e crescono... grazie Artemisia per il prezioso post su Google Reader), leggo quotidianamente.

I blog che mi piacciono di piu` sono quelli che offrono una finestra su chi li scrive. E` chiaro che uno non puo` parlare all'infinito di se stesso, ma anche pubblicare ogni giorno un post sulla politica o sull'ambiente stanca.

Ecco perche` oggi volevo parlare di questo argomento. A chi non capita di sentirsi un po' depresso ogni tanto? E quale e` stata l'eta` (o il decennio) piu` critico?

Quando avevo 15 anni e parlavo con persone anziane, era solito sentirmi dire: "Ah, goditi questa eta` finche puoi!"; ma a me quel decennio fra i 10 e i 20 anni non e` piaciuto poi cosi` tanto. Per cominciare sono 10 anni ma sono una piccola vita in se perche` ci sono tantittsimi cambiamenti. Sia dal punto di vista fisico, sia per quanto riguarda il mondo esterno: si passa dalle elementari, alle medie, alle superiori al livello successivo (nel mio caso il servizio civile ma puo` essere l'universita` o il primo lavoro). C'e` questa sensazione di sentirsi sempre un po' fuori posto, non all'altezza di stare con adulti e -spesso- a disagio con i coetanei per una questione di voler a tutti i costi "appartenere" e quasi mai riuscirci completamente.

A quell'eta` si crede comunque di sapere un po' tutto, di avere capito tutto della vita, persino di piu` dei nostri genitori. Si comincia a vederli sotto un diverso punto di vista, piu` critico.

Poi le cose cambiano, nel mio caso in maniera un po' piu` drastica essendomi trasferito a Londra a 21 anni, ma in ogni caso si inizia a vedere il mondo in modo diverso. Ottenere la mia indipendenza (soprattutto dal punto di vista economico), per me e` stato un grande traguardo. Il mio primo stipendio come "lavapentole" (o "Kitchen Porter"), la mia prima busta paga, ancora la conservo e, nonostante fossero briciole, a me ha dato un grande senso di indipendenza.

Il decennio che mi e` piaciuto di piu` e` stato quello fra i 20 e i 30 anni, senza alcun dubbio. Questo "crescere" nel lavoro, nella vita in generale; il potersi comportare ancora in maniera un po' irresponsabile, magari facendo tardi la sera, ma senza subirne troppo le conseguenze. Prendendo in mano la propria vita senza che nessuno ci dica come doverla condurre. Sono sicuro che nell'invecchiare, il decennio appena passato sara` quello che mi manchera` di piu`.

Tutto questo per dire a LuCa che il meglio deve ancora sicuramente venire.

A domani.

"Everybody Hurts" (tutti soffrono) dei mitici R.E.M.

9 comments:

MariSol said...

carino questo post...
eh si,a volte sembra che un blu avvolga la tua anima,la tua persolnalità...
secondo me non ci sono fasi più belle e più brutte...ma in ogni ciclo di età,in ogni periodo,ci sono momenti felici e momenti di sconforto e tristezza...
a mio parere l'età più bella è stata proprio quella dei 20anni!
il liceo è stato davvero divertente,e ogni giorno erano risate e spensieratezza!
adesso..essere all'università è meraviglioso..ma cominci a capire veramente che stai crescendo,che stai costruendo tu stesso,con le tue mani,quello ke sarà il tuo futuro..non è più un liceo,ma un indirizzo universitario che farà di te, un giorno,un lavoratore...
la domanda che mi faccio spesso ultimamente è "che ne sarà di me?"
..vorrei sapere come sarà la mia vita tra 5-6 anni..dove sarò,che lavoro farò...e non vi nascondo che queste domande mi fanno davvero paura,soprattutto perchè spero un giorno di essere soddisfatta e felice....
eh...penso che questi momenti siano leciti in ognuno di noi,e soprattutto "fisiologici"...ma il bello è proprio questo...
altrimenti che vita sarebbe??!! troppo semplice per darti soddisfazioni :)
baci
meri***

marcouk76 said...

Grazie Meri... mi sa che e` venuto per te il momento di aprire un blog tutto tuo no?!? Dai buttati!!!

Lara said...

Molto bello questo post.
Ho visto che, come me, anche tu sei originario di Bologna.
Ti andrebbe uno scambio di link?
Vado ad inserirti tra i pochi blog amici del mio blog preferito (il più giovane) che è http://lenostrestagioni.blogspot.com.
Fammi sapere, OK?
E .. complimenti!

marcouk76 said...

Ciao Dama Verde. Ho aggiunto il tuo link e grazie per il complimento!

Lara said...

Grazie, ne sono felice!

Artemisia said...

Sono piu' che d'accordo. L'adolescenza e' un periodo terribile. Non ci tornerei mai. Invece tornerei ai miei vent'anni, un periodo in cui abbiamo raggiunto un certo equilibrio e nello stesso tempo abbiamo ancora le energie e le speranze della gioventu'. Come diceva Guccini: "a vent'anni e' tutto ancora intero, a vent'anni e' tutto chi-lo-sa".
Per avere un'idea di come stavo male a sedici anni ho pubblicato una pagina del mio diario di allora:
Quant'e' bella giovinezza

Grazie per la citazione. Non pensavo di avere qualcosa da insegnarti informaticamente!
Mi fa piacere di esserti stata utile.
A presto,

Anonymous said...

oddio..marco grazie davvero..sono onorato..! :D

cmq hai ragione..so che voi tutti che ci siete passati sapete cosa provo..grazie davvero..oggi pomeriggio pubblicherò un post..!
non temete..sono in gran forma!! eheh

MariSol said...

...hihihi..no no...mi piace ascoltare e raccontare pezzi di me..ma non ho la costanza!
e anche le argomentazioni..tu tratti ogni giorno argomenti divertenti,intelligenti e simpatici...
cmq...ho fatto il biglietto per londra!!!:D
30 aprile-5 maggio
wow!
baci
meri***

marina said...

Grazie Marco, per la musica e per le tue riflessioni.
Anche io avevo diviso la mia vita in decenni, mi hai fatto venire voglia di riprendere un vecchio post che non pubblicai.
L'adolescenza è davvero un periodo difficili, ma è piena di fermenti, molto meglio di stagioni più paludose
ciao marina